Hanno scritto del Centro Pannunzio
Telegramma del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Giorgio Napolitano
Il Centro “Pannunzio” è alieno dalle iniziative culturali rumorose e transeunti.
Nicola Abbagnano
Gli incontri relativi ai temi della medicina sono sempre molto importanti ed utili.
Sergio Abeatici
Per la scuola e noi studenti il Centro fa tantissimo.
Giusy Alpino
Poter passare un po’ di ore serene, stando insieme a persone colte, ma non boriose, è ciò che più mi piace del Centro “Pannunzio”.
Vittoria Antonelli
La prima volta che entrai al “Pannunzio” temevo di annoiarmi, invece ho capito cos’è la cultura.
Graziella Aurora
Dici “Pannunzio” e pensi alla libertà.
Bruno Babando
Il Centro “Pannunzio” è l’elemento di mediazione e di raccordo tra Università e bisogni culturali del territorio.
Filippo Barbano
Il Centro “Pannunzio” nel 2010 ha ricordato il centenario della nascita di Pannunzio, rifiutando ogni aiuto pubblico,anzi ha rinunciato ad un alto contributo ministeriale.
Willy Beck
Il Centro “Pannunzio” mi riporta alla cultura vera,senza secondi fini politici.
Marisa Bellisario
Il Centro “Pannunzio” insegna ai giovani cos’è la politica e cos’è la cultura.
Arrigo Benedetti
Il Centro “Pannunzio” ad Alassio è il volto alto, bello, limpido di Torino. Va ricordato in una piastrella del Muretto.
Mario Berrino
Il Centro “Pannunzio” sta conducendo una battaglia d’avanguardia perigliosa e solitaria.
Enzo Bettiza
Il Centro “Pannunzio” è diventato uno spazio privilegiato per il confronto delle idee.
Oscar Botto
Il Centro “Pannunzio” viene considerato peggio che la peste dagli eternamente attendati “in via Veneto”.
Pietrangelo Buttafuoco
Il Centro “Pannunzio” dimostra che la cultura ad un certo livello è solo cultura.
Giorgio Calcagno
Il Centro “Pannunzio” non si lascia mettere in riga.
Carlo Casalegno
Il Centro “Pannunzio” è un luogo dove si coltiva la cultura liberale.
Aldo Cazzullo
Il Centro “Pannunzio” ha una posizione che lo rende tra i pochissimi interlocutori torinesi culturalmente credibili.
Lucio Colletti
Appena dopo dieci anni dalla fondazione, il Centro “Pannunzio”ebbe dal Presidente Pertini la medaglia d’oro di benemerito della Cultura. Un altissimo riconoscimento.
Giovanni Conso
Apprezzo e seguo sempre con grande interesse l’attività del Centro “Pannunzio.
Luca Cordero di Montezemolo
Il Centro “Pannunzio”è una garanzia di libertà.
Francesco Cossiga
Per il “Pannunzio” Parigi non vale una Messa perché la coscienza prevale sull’opportunità.
Alda Croce
Il “Pannunzio” difende l’idea di una giustizia autorevole, indipendente, giusta in cui la politica è assente.
Claudio Dal Piaz
Diffondere le idee eterne di giustizia e libertà è il compito del Centro “Pannunzio”.
Giulio De Benedetti
Il Centro “Pannunzio” è davvero fuori dai cori.
Renzo de Felice
Il Centro “Pannunzio” in Inghilterra mi fa sentire vicine Torino e l’Italia civile che amo.
Carlo Dionisotti
Il “Pannunzio” ha fatto molto per diffondere il valore dell’arte fra la gente e i giovani.
Angelo Dragone
A me piace molto il Centro “Pannunzio”, vorrei clonare la sua testa rossa pensante e portarla sempre con me.
Giorgio Faletti
Per il Centro “Pannunzio” la libertà è coraggio e anticonformismo.
Oriana Fallaci
Il Centro “Pannunzio”ha praticato il culto del pensiero e ne ha socializzato e trasmesso la forza e i valori.
Piero Fassino
Se non ci fosse bisognerebbe fondarlo!
Elio Ferraris
Il Centro è da sempre impegnato per la scuola e per la difesa della libertà di insegnamento e di apprendimento.
Remo Fornaca
L’impegno grande e concretamente piemontese del Centro “Pannunzio”è inversamente proporzionale alla parsimonia e alla sobrietà della sua sede.
Francesco Forte
Il Centro “Pannunzio” ha saputo battersi per i diritti civili.
Loris Fortuna
È stato un grande onore ricevere il Premio di un Centro libero che apprezzo e stimo.
Alan Friedman
La storia del Centro “Pannunzio” è tutto nella sua attività ,nello spirito di libertà che lo ha sempre animato.
Alessandro Galante Garrone
Il Centro “Pannunzio”sa affrontare con coraggio le agguerrite ostilità che lo rendono una pattuglia di frontiera.
Aldo Garosci
In Croce, Salvemini ed Einaudi, come per il “Mondo” si ritrovano i padri nobili del Centro “Pannunzio”.
Giovanni Giovannini
Il Centro sa ribellarsi al velleitarismo del ‘68 in nome della serietà degli studi.
Giorgio Gullini
L’impegno civile del Centro ci richiama ai valori della Torino laica e antifascista.
Gina Lagorio
I premi conferiti dal Centro “Pannunzio” non hanno valore venale, ma un grande valore morale.
Davide Lajolo
Il Centro “Pannunzio” mi fa riandare alla Torino civile che ho sempre amato moltissimo.
Rita Levi Montalcini
Il Centro “Pannunzio”è laico e non laicista, richiamandosi ai valori del Risorgimento e di Cavour.
Raimondo Luraghi
“Il Mondo” fu una libera università di giornalismo, il Centro “Pannunzio” è una libera università di alta cultura capace di parlare a tutti.
Igor Man
Il motto scherzoso del Centro “Pannunzio” potrebbe essere: “Minoranze di tutte le tendenze unitevi”.
Vittorio Mathieu
Il Centro “Pannunzio” è un progetto di cultura libera,laica pluralista che sa rinnovarsi continuamente.
Nicola Matteucci
Lo spirito della migliore Resistenza è presidiato da sempre dal Centro “Pannunzio”.
Enrico Martini Mauri
Il Centro “Pannunzio” esprime la sobrietà di un coraggioso impegno culturale.
Massimo Mila
Il Centro “Pannunzio” non fa parte dei salotti snob.
Ottavio Missoni
Sono grato a Soldati che mi ha fatto conoscere il Centro “Pannunzio” di Torino.
Alberto Moravia
La storia divulgata dal “Pannunzio” sta ai fatti e rifiuta le ideologie.
Narciso Nada
Il Centro si è sempre distinto per aver perseguito un’attività ispirata ad un ampio scambio di esperienze e di idee.
Giorgio Napolitano
Il Centro “Pannunzio” rivela un ricordo costante per le vittime del terrorismo.
Dante Notaristefano
Noi collaboratori del “Mondo” vediamo nel Centro “Pannunzio” la continuità legittima di quella tradizione culturale.
Rossana Ombres
Se i principi del liberalismo sono ancora vivi lo si deve a organizzazioni culturali come il Centro “Pannunzio”.
Piero Ostellino
Il Centro “Pannunzio” non è il solito circoletto, è un’associazione culturale aperta, capace di accogliere.
Enrico Paulucci
Il Centro “Pannunzio” è cultura dell’incontro,dell’apertura,della tolleranza.
Ugo Perone
Con l’attività svolta il Centro “Pannunzio” dimostra di essere all’altezza del nome che porta.
Sergio Pininfarina
La vita del Centro “Pannunzio”è fuori dagli snobismi, dai velleitarismi, dagli schematismi.
Gabriella Poli
Verrei volentieri a Torino a parlare di “società aperta”.
Karl Popper
Il Centro non dimentica il terrorismo degli anni di piombo di cui sarebbe potuto essere anch’esso vittima.
Maurizio Puddu
L’impegno del Centro “Pannunzio” per il Risorgimento è una costante, quasi un DNA.
Achille Ragazzoni
A “Striscia la notizia” siamo abituati alle battaglie in difesa dei cittadini. Siamo rimasti colpiti dalla tempestività con la quale il Centro “Pannunzio” si schierò al nostro fianco nel 2007.
Antonio Ricci
Il Centro “Pannunzio”conosce la storia e la racconta con spirito di verità.
Mario Rigoni Stern
Ho visto nascere il Centro “Pannunzio” e sono contento del bel cammino percorso.
Alberto Ronchey
Per il Centro “Pannunzio” la Resistenza è valore di tutti gli italiani,non di una parte soltanto.
Nina Ruffini
Ho ricevuto volentieri la delegazione del Centro “Pannunzio” a cui auguro ogni migliore successo.
Giuseppe Saragat
Il Centro “Pannunzio” è da sempre fucina di idee, stimoli, iniziative, baluardo di libertà e tolleranza.
Erica Scroppo
Ho partecipato con molto piacere ad alcune delle qualificate manifestazioni culturali del Centro “Pannunzio”.
Sergio di Jugoslavia
Il nome di Pannunzio sarebbe dimenticato se non fosse per il Centro a lui intitolato e alla sua intensa attività.
Mirella Serri
Il Centro “Pannunzio” è una voce che conta.
Ignazio Silone
I titolari del proprio cervello si ritrovano al Centro “Pannunzio”.
Mario Soldati
Noi del “Pannunzio” non siamo teste calde, siamo teste pensanti.
Armando Testa
Il Centro “Pannunzio” ha sempre denunciato il dramma delle foibe, quand’esse venivano negate.
Lucio Toth
L’antifascismo liberale e democratico si ritrova al Centro “Pannunzio”.
Leo Valiani
Il 3 giugno 2010 il Centro “Pannunzio” rinuncia ai 220 mila euro stanziati dal Ministero per il centenario di Pannunzio. Un grande gesto.
Valter Vecellio
Il Centro “Pannunzio” ha saputo impegnarsi contro la desertificazione degli studi dopo la contestazione.
Franco Venturi
Aprire gli orizzonti mi sembra la filosofia del Centro “Pannunzio”.
Umberto Veronesi
Per anni ho considerato male il Centro "Pannunzio", quando l’ho conosciuto da vicino l’ho apprezzato moltissimo.
Saverio Vertone
Il Centro “Pannunzio” si batté contro il finanziamento pubblico dei partiti.
Giacomo Volpini
Il Centro “Pannunzio” è l’unica associazione italiana che si richiami a Pannunzio e non è un caso che sia nata a Torino.
Valerio Zanone
Il Centro “Pannunzio” è serio,mai serioso. Ed è aperto a tutti i temi.
Italo Zurlo

Trentacinque anni di vita sono un periodo di tempo su cui si misura realisticamentel'attività di una istituzione culturale. Soprattutto sono la prova, la testimonianza, della trasformazione di un'idea in una realtà concreta.
L'attività del Centro è stata ed è oggi ricca di contenuti, scientifici e divulgativi, con uno spettro ampio di temi che toccano aspetti sociali, culturali, artistici, tecnici e - con quella che mi risulta essere una scelta molto opportuna, compiuta recentemente - anche industriali.
Svolgere un'attività culturale a Torino e in Piemonte, dove tante vicende sociali, economiche e produttive italiane hanno avuto origine o sviluppo, significa comunque sempre, indirettamente o direttamente, trovarsi a stretto contatto della realtà industriale. Cogliere i pregi, i difetti, la dimensione stessa del fenomeno, è un compito che auspico sia sempre più presente nelle attività del "Pannunzio".
Sergio Pininfarina
Mario Pannunzio non è stato soltanto un giornalista eminente del primo difficile ventennio del dopoguerra italiano, ma anche e soprattutto il rappresentante di una cultura libera, aperta, critica e riformatrice. Il Centro che è a Torino e che si intitola al suo nome, si ispira veramente ai suoi intenti e ne continua l'opera. È alieno dalle iniziative culturali rumorose e transeunti e dalla propaganda in favore di scritti e scrittori privilegiati. È attento a sottolineare indirizzi culturali, direttive sociali che possono veramente giovare a tutti coloro che desiderino rapportarsi in modo fattivo all'avvenire.
Per questo suo indirizzo, il Centro "Pannunzio", che mantiene una fisionomia peculiare rispetto ad altri innumerevoli Centri che sono sorti in Italia negli ultimi anni, si è giustamente conquistato la stima e la simpatia di tutti coloro che credono nella cultura e nei suoi valori.
Nicola Abbagnano

La storia del Centro è tutta nella sua attività, nello spirito di libertà che lo ha sempre animato e nella figura del prof. Pier Franco Quaglieni, che io conobbi studente all'Università. Posso attestare, come suo vecchio insegnante, che fin d'allora egli aveva sentito il fascino del "Mondo", e del suo direttore Mario Pannunzio. A questo spirito Quaglieni è rimasto fedele, trasfondendolo operosamente nel Centro. Sono contento della strada percorsa fino ad oggi dal mio allievo. Da quella sua giovanile ispirazione il Centro è nato. Non è stata un'impresa di poco conto.
Alessandro Galante Garrone
Il Centro di Studi e Ricerche Mario Pannunzio, intitolato al grande intellettuale che fu direttore del "Mondo", è l'istituzione culturale più alta e raffinata di Torino. Un cenacolo che è espressione di un'intelligenza modernissima ma carica di tutta l'autorità del mondo di ieri, un laboratorio pulsante d'idee. Nei locali gremiti di libri di Via Maria Vittoria 35h, dove è un onore tenere una conferenza, si respira l'inconfondibile atmosfera dei templi dedicati alle idee, delle università libere del sapere.
Guido Gerosa

Ricordo quella sera primaverile del '68 come fosse ieri. Palazzo Campana era chiuso, altre facoltà occupate. Per via Roma stava passando uno dei soliti cortei che quasi ogni giorno a quell'ora irrompevano nelle strade del centro con le voci giovani ed arrabbiate che rimbalzavano sulle stupite facciate dei palazzi, i commercianti che anticipavano di qualche mezz'ora la chiusura dei negozi, le scudisciate dei lunghi bastoni contro le saracinesche, le stanze del giornale piene di echi insoliti ed assordanti.
Davanti a me, una voce appena un po' più alta di tono per vincere il fracasso e le urla, un giovanissimo professore parlava di primato della ragione e della cultura; parlava di Pannunzio - da pochissimo scomparso - quietamente, con nostalgia e commozione. E diceva: desideriamo che l'attività del Centro intitolato al suo nome sia degna della tolleranza, della libertà, dell'umanità e dello spirito laico che furono patrimonio di "Il Mondo"; intendiamo rispondere al bisogno di cultura della gente senza pregiudiziali ideologiche, nel rispetto di ogni richiesta e di ogni convinzione; vogliamo aiutare i torinesi a ritrovarsi insieme negli interessi comuni, nelle loro legittime aspirazioni d'identità.
Ce l'ha fatta il Centro "Pannunzio" a mantenere le ambiziose promesse del suo direttore?
Io direi che ce l'ha fatta, ritagliandosi un suo spazio autonomo, con i suoi soci che sono diventati mille, con le sue ricerche rigorose degne della città-laboratorio, con il suo sguardo senza lenti deformanti, con la sua ripulsa ad ogni strumentalizzazione, con il suo intento generoso e un po' utopico di far uscire Torino da stereotipi paralizzanti. Aperture europee, proposte culturali di ogni tipo nell'ambito dell'unità del sapere e fuori da chiusure provinciali, conferenze ma anche dibattiti, tavole rotonde ma anche inchieste, incontri ma anche opposizioni a fraintendimenti interessati e a discriminazioni operate dalla cultura del consenso.
Gabriella Poli

Esprimo vivo apprezzamento per le iniziative promosse in occasione dei trentacinque anni di attività del Centro Pannunzio.
Ispirato all'opera del grande giornalista e scrittore, il Centro Pannunzio ha assolto un ruolo prezioso nella diffusione e nell'approfondimento della coscienza culturale nella società italiana.Gli ideali di libertà, dipluralismo, di giustizia e di progresso che caratterizzarono, con la pratica assidua del dialogo e del confronto, l'appassionato impegno civile di Mario Pannunzio continuano ad essere un riferimento insostituibile per promuovere in Italia, in Europa e nel mondo il futuro del nuovo millennio.
Nella consapevolezza che il sapere e la conoscenza sono garanzia di progresso, rivolgo agli appartenenti al sodalizio il mio cordiale saluto augurale.
Carlo Azeglio Ciampi
Apprezzo l'impegno con cui si programmano gli interventi del Centro Pannunzio e non posso non darvi tutto il mio appoggio poichè condivido l'importanza di aprire gli orizzonti della mente, arricchendo il proprio sapere, poichè è nella conoscenza che l'uomo arriva a capire se stesso, a sentire il bisogno di migliorarsi, prendendo coscienza delle proprie potenzialità e accettando i propri limiti. Un sapere che va inteso nella più ampia concezione del termine, che si irradia a tutti gli aspetti dello scibile e questa mi sembra proprio la filosofia della vostra Associazione di libero pensiero che apprezzo molto.
Umberto Veronesi